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LA BANDA DEI SOLINI BLU | L´antica cerimonia e tradizione dell´Ammaina Bandiera

Pubblicato da: Categoria: CULTURA

16
DIC
2019

Il ricordo antico della presenza della Musica della Marina nell’antica città bimare di Taranto, da sempre base della Regia Marina, risale al 1870. Presso i vari archivi militari e civili sono gelosamente conservati antichi documenti che attestano il legame musicale e culturale fra la musica con le stellette e le antiche tradizioni tarantine. Un vecchio documento, ritrovato nell’archivio del Maestro Manente, datato 27 giugno 1895 (in foto), emesso dal Comando Militare Marittimo dell’epoca e a firma dell’Ammiraglio Comandante, stabiliva che ogni mercoledì e sabato la musica del distaccamento militare dei Regi Equipaggi doveva suonare sul Corso due Mari, seguendo lo stesso orario eseguito dalla Musica Municipale di Taranto. La stessa doveva intrattenere la popolazione con una esecuzione di musiche sul palco in legno, costruito vicino al ponte girevole, per permettere l’esibizione delle musiche. Un evento che attirava e coinvolgeva la popolazione, concedendo un bellissimo e gratuito svago musicale attraverso il fascino della divisa e della musica.

Esistono altri documenti risalenti ad anni successivi, emessi anche dalla reale Prefettura inerenti all’ordine, al decoro e alla sicurezza ma non esistono altri che attestino l’inizio della Cerimonia dell’Ammaina Bandiera.

Dal 1900 al 1926, presso le Unità navali battenti insegna ammiraglia nella base di Taranto, erano presenti diverse fanfare navali, composte da oltre 20 esecutori più Capo Musica ed a turno eseguivano l’ammaina bandiera a bordo delle proprie unità, ormeggiate presso la banchina torpediniere. Nel 1935, presso il presidio militare del Castello Aragonese, venne istituita la prima Fanfara di Presidio che svolgeva tutti i servizi cerimoniali fra cui l’alza e ammaina bandiera sugli spalti del Castello, accanto al pennone e successivamente sul selciato del canale navigabile, posizionandosi difronte all’Ammiragliato. Nel 1938, il Comando Militare della Regia Marina per poter gestire il rientro delle migliaia di marinai che si recavano in franchigia in città, istituì nelle due basi principali a La Spezia e Taranto La Ritirata dei Franchi. Venne da subito denominata la Ritirata in quanto la Fanfara alle 22,00 precise dopo il colpo di cannone, sparato dal Castello Aragonese che preannunciava il rientro, usciva suonando dal palazzo dell’ammiragliato con le bellissime note della marcia La Ritirata di Tommaso Mario.

I marinai si radunavano nelle vicinanze e all’uscita della fanfara si schieravano dietro e il servizio d’ordine militare, chiamati Aiutanti di Piazza, disponeva il personale in file da otto, formando una numerosa colonna di franchi che sfilava nelle vie centrali di Taranto marciando e cantando a squarcia gola i celebri inni militari fino all’ingresso dell’Arsenale Militare per poi raggiungere le proprie unità navali.

Questa toccante tradizione marinaresca venne sospesa a Taranto subito dopo l’armistizio ma nel 1945 per gentile concessione del Comando Alleato venne ripresa e mantenuta fino al 1962. Molti Tarantini,  ricordano quel toccante evento che puntualmente la sera assisteva  dai balconi delle loro abitazioni e molti ricordano un simpatico episodio rilegato ad un giovane Tarantino, di nome Petrosino, afflitto da una patologia fisica, che si collocava in testa alla Banda e imitava le gestualità del Capo Musica, conquistando la simpatia e il rispetto della popolazione. Dopo quasi due anni  di interruzione rilegata a motivi di sicurezza, nel 1965 la cerimonia dell’ammaina bandiera, con la nascita della neo Banda Centrale della Marina Militare, venne riproposta con alcune varianti. La cerimonia veniva eseguita tutti i giorni tranne il Lunedì, subordinata con il variare delle stagioni e in perfetta sincronia con il calare del sole. Un turno della Banda Centrale, composto da trenta esecutori è un Capo Musica, 20 minuti prima del segnale di ammaina usciva dal palazzo dell’ammiragliato e si posizionava sul marciapiede del lungomare, di fronte al balcone del Palazzo e alle sue spalle era posizionato il pennone  del Castello Aragonese con il picchetto in armi. Il turno della banda eseguiva le marce militari e al segnale dell’Ammaina bandiera, comunicato dalla stazione segnali del castello eseguiva gli Onori di rito per l’ammaina. La domenica invece il turno della Banda eseguiva la cerimonia sotto il monumento ai marinai, donato dall’Ammiraglio Iachino alla città di Taranto, mezz’ora prima del segnale di ammaina. Per la popolazione tarantina era diventato un grande rito in particolare modo per i bambini che si posizionavano davanti alla banda per ascoltare gioiosi le belle musiche e simulando le gesta del maestro. La Banda veniva interamente circondata dalla popolazione che assisteva con profonda compostezza alla cerimonia. Al momento dell’ammaina la banda si schierava fronte al castello ed eseguiva gli onori e subito dopo eseguiva l’inno nazionale. Di colpo la gente si ammutoliva e rispettosamente in silenzio seguiva la cerimonia. Molti cantavano l’inno, i più anziani piangevano e molti si mettevano sugli attenti, un gesto di rispetto per il proprio orgoglio e verso il simbolo dell’istituzione.

Questa bellissima e toccante cerimonia è stata eseguita fino al 1991, data del trasferimento della Banda Centrale presso la sede di Roma.

La Fanfara negli anni a seguire per motivi rilegati alla carenza del personale e alla sicurezza ha eseguito ed esegue la cerimonia dell’ammaina bandiera solo in determinate ricorrenze militari e civili come i Festeggiamenti del Santo Patrono di Taranto. I ricordi ad oggi riaffiorano e questo articolo, molto personale, colmo di emozioni vuol concludersi  con i versi finali di una rima composta dal Sig. Erato Gregorio Andriani, dedicati al Maestro Direttore della Banda Centrale Vittorio Manente:

 

“La vita è cambiata!

Ma ve n’è una tanta sopraffina chè per la tradizione tarantina:

è la Banda Centrale della Marina!"

 




Commenti:

Ex Sc:fr. Ordinario Giovanni de Pascale 19/DIC/2019

Nel 1960 (appartenendo al 2/39 ho partecipato tante volte alla RITIRATA con grande emozione ed ancora oggi che ho 81 anni mi commuovo alle splendide marce della M.M. Viva la Marina Militare sempre.

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